• Prima richiesta di scambio di informazioni di gruppo da parte dell’Agenzia Entrate, indirizzata a UBS

    Mer, 11/09/2019

    A seguito di pubblicazione sul Foglio federale del 6 agosto 2019, l’Autorità Fiscale Svizzera ha comunicato che, con lettera del 6 dicembre 2018, l’Agenzia delle Entrate, Ufficio Cooperazione Internazionale, ha inviato all’Amministrazione Federale delle Contribuzioni di Berna una domanda di assistenza amministrativa giusta l’articolo 27 della Convenzione del 9 marzo 1976 tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica Italiana per evitare le doppie imposizioni e per regolare talune altre questioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio

    Sono richieste informazioni su persone fisiche i cui nomi sono sconosciuti e che, nel periodo dal 23 febbraio 2015 al 31 dicembre 2016, soddisfavano tut-ti i criteri seguenti:

    a. La persona interessata era titolare di uno o più conti presso UBS Switzerland AG.

    b. Il titolare del conto/dei conti era domiciliato in Italia (secondo la documentazione bancaria di UBS Switzerland AG).

    c. Al titolare del conto/dei conti è stata inviata una lettera nella quale UBS Switzerland AG annunciava la chiusura forzata del conto o dei conti bancari, se non fosse stato fornito alla stessa il modulo «Tassazione dei redditi da risparmio UE – Autorizzazione alla divulgazione volontaria» o un’altra prova della sua conformità fiscale riguardo al conto/ai conti.

    d. Nonostante l’invio di questa lettera, il titolare del conto/dei conti non ha fornito a UBS Switzerland AG prove sufficienti sulla sua conformità fiscale riguardante il conto/i conti.

  • Per chi ha attività e beni non dichiarati in Svizzera la resa è vicina (intervista al dr. Stefano Noro)

    Sab, 07/09/2019

    Per gli evasori duri e puri che per anni hanno lasciato i loro averi in Svizzera pensando di non essere scoperti, la possibilità di continuare a farla franca è ormai ridotta all’osso. Si tratta di individui (sul numero è difficile fare previsioni) che, per quanto sollecitati a regolarizzare la proprio posizione (scudo fiscale 1 e 2 , voluntary disclosure e altro)praticamente da dieci anni a questa parte, hanno continuato ad avere condotte illecite. Dopo tanti annunci l’Agenzia delle Entrate italiana è passata all’azione e chi si trova in questa situazione non ha che una via, vale a dire procedere con il ravvedimento operoso.

  • Intervento del dr Stefano Noro sul canale Class CNBC

    Mer, 04/10/2017

    Nella prima puntata della nuova edizione di Patrimoni, trasmissione tv interamente dedicata al private banking, il Dott. Noro interviene sul tema Voluntary Disclosure bis.
    Guarda il video della puntata